domenica 5 ottobre 2014

help me, please

faccio copia e incolla (cosa che non faccio mai, perchè odiosa) di ciò che ho scritto sotto questa (disperata) fotografia che ho pubblicato anche su instagram: è stato difficile trovare le parole per spiegarlo una volta..riformurarlo una seconda sarebbe per me impossibile.

sperando di non scocciarvi, ecco qui; 



..dispiaciuta Rachel 



panico pre-uni

qualcosa mi dice che domani è il 6 Ottobre e che qualcuno inizia l'università . . .
io io io io io io io io io !  ^.^

quindi il programma è: 
» sveglia alle 6.45 e colazione (da fare assolutamente..
» partenza h 7.20
» parcheggiato (spero) per le 8.00
» arrivo in università previsto per 8.20 (venti minuti di camminata per arrivare)
» 10 minuti per trovare l'aula ^.^" 
» 8.30 = prima lezione! :D che finirà alle 10.30
» quindi devo portarmi lo spuntino >.< che dovrò fare mentre mi dirigo verso l'altra aula
» infatti ho subito altre due ore di lezione, fino alle 12.30
» quindi andrò di corsa alla macchina e viiiiia a casa, dove avrò un' oretta (soltanto D:) per pranzare
» h 13.45 ri-partenza
» h 14.30 lezione fino alle 16.30
» spuntino di corsa (anticipato anche di mezzora >.< ) e lezione per altre due ore, fino alle 18.30
» finalmente tornerò a casa . . .

insomma..una giornata pesantina domani!

e che ANSIA ho addosso..ho paura di tutto..ma già che ho preso la mano con gli elenchi, e visto che contribuiscono a rendermi "sintetica" (non è proprio da me :3 ) , ne approfitto:

 ho paura che tutti pensino quanto sono strana e schifosa e orrenda
 ho paura di non essere in grado di fare le cose che tutti gli universitari fanno senza dire "bif" e seguire lezione 
 ho paura di rimanere delusa; mi aspetto tanto belle cose..e se invece fosse solo un mio sogno e mi ritrovassi in luogo ostile con persone ostili?
 ho paura di dover fare gli spuntini fuori e sola
 ho paura di non farcela
 ho paura di aver paura 


.. ho dato una vaga idea della cosa ?

nella mia testa c'è in corso una battaglia tra la voglia e il desiderio di iniziare e l'ansia di sbagliare, o meglio, di essere sbagliata; è come una certezza.


una confusa, pensierosa, ansiosa Rachel

martedì 30 settembre 2014

io, professoressa? ._.


Innanzitutto non potevo evitare di aggiornarvi riguardo il magnifico (e golosissimo) risultato dell'esperimento-dessert di ieri *.*
taaadaaaah, ecco a voi il fior di liquirizia al caramello ^.^

prendo così l'occasione di (ri-)ringraziare le persone che su instagram mi seguono, mi commentano e mi sostengono; ricevere un messaggio è per me sempre una gioia, lo giuro, soprattutto quando non sono io a chiedere aiuto, ma sono le altre persone a chiedermelo.

Così, facendo queste riflessioni, la mia testolina ha concluso che, forse, insegnare non mi dispiacerebbe davvero. Lo credevo impossibile, ho sempre detto che non sarei MAI diventata una professoressa; suvvia, ammettiamolo, chi fa questo mestiere deve per forza avere un fondo di stronzaggine. Pensate ad esempio quando hanno corretto un compito e si ritrovano a dover scrivere un bel 3 sul foglio di un ragazzo che si impegna con tutto il cuore, ma proprio non ci arriva; un ragazzo d'oro magari, di quelli che vanno male a scuola, ma che sarebbero pronti a soccorrere una formichina se solo gli venisse chiesto. Quindi pensavo (e lo penso ancora) « non diventerò mai una persona tanto presuntuosa da osare valutare un ragazzo che si conosce a mala pena » . Perchè è questo che fanno, inutile divagare tanto; valutano. Si rendono conto che ogni valutazione ha la sua conseguenza? Sanno quanto una parola, un gesto può influenzare e cambiare un percorso? 
Non ho il coraggio di influenzare la mia di vita, figuriamoci quella degli altri.

Ma, poi successe qualcosa. Per riassumere (e non annoiare) racconterò una breve storiella;
la mia professoressa di italiano al liceo si chiamava M,  quella di latino/greco si chiamava S.
✖ M. mi ha sempre valutato i temi con voti dal 7 al su, eppure da lei mi sentivo estremamente e totalmente umiliata, sottovalutata, avvilita; la odiavo, odiavo il modo in cui spiegava la stupenda materia di cui aveva disgraziatamente la cattedra, odiavo il modo in cui faceva scorrere il dito sul registro per scegliere chi interrogare, odiavo quando consegnava compiaciuta i compiti in classe, odiavo i suoi commenti, odiavo la sua voce. Amavo, ahimé, la sua materia; che non le ho mai permesso, nonostante tutto, di portarmi via. 
✖ S. invece mi ha dato tanti (ma tanti, ma tanti, ma tanti, ma tanti) 3/4/5 negli scritti di greco; solo una volta sono riuscita a prendere un 7 e le poche volte che vedevo il 6 (o il 5.5) erano salti di gioia. Eppure non mi sono mai sentita giudicata da lei, mai. Materie che al ginnasio odiavo, me le ha fatte amare; è grazie a lei che ho scelto di non abbandonarli all'università (ho detto invece addio alle traduzioni originali, ma sono sicura che Omero mi ringrazierebbe della scelta; nelle traduzioni sarei stata in grado di rendere Elena di Troia un'eroina della guerra, tipo Giovnna D'Arco, per intenderci). Nella sua eleganza, nel suo silenzioso osservare quello che accadeva oltre le quattro pareti di quell'aula, nella sua composta (talvolta fredda) cortesia, S. faceva ben più che far rivivere magicamente la cultura classica durante le lezioni; Lei mi considerava una persona.
Una persona vera. Viva. 
Eppure i 4 me li dava, eccome se me li dava.
Ma è oltre l'aula, oltre i segni rossi sui compiti, che S. è una professoressa.

Ecco ciò che "mi convertì" dalla decisa avversione all'insegnamento al voler intraprenderne il percorso. Da lunedì inizio la frequentazione dei corsi all'università: curriculum filologico-letterario , facoltà Lettere e Filosofia. Il primo passo verso un futuro, non credete? Scegliere l'università è essere consapevoli di dover non più studiare "la teoria", ma metterci passione e apprendere "la pratica" . Un mestiere. Un lavoro. Una vita.

Questo spero di poter un giorno dire da dietro una cattedra. Non ci tengo a compiacermi dei compiti assegnati all'ultimo minuto, né delle interrogazioni a sorpresa, né del rimandare a settembre qualcuno, figuriamoci bocciare. Vorrò rendere consapevoli i ragazzi (e continuare ad autoconvincermi) che Noi siamo una vita. 
Ha senso sprecarla?


Rachel

lunedì 29 settembre 2014

liquirizia, amore

Hey angel *.*

incredibile ma vero, oggi pranzo a casa da sola 
Ebbene sì, tutti oggi lavorano (io ho ancora una settimana di ferie prima di iniziare l'università :3 ) e non riescono a tornare a casa per l'ora di pranzo (hanno impegni, non lo so u.u ) e così ecco arrivato dopo più di un anno il primo giorno di pranzo da sola con me stessa :D

Non mi sono però presa la responsabilità di cucinarmi la pastaso che avrei ristretto i grammi, che non avrei messo l'olio e nemmeno il formaggio nelle giuste quantità (forse uno dei due avrei anche fatto finta di dimenticarlo). So che le voci sono tanto forti :'( , ma ci tenevo così tanto a prepararmi il pasto in modo indipendente che non ho voluto rinunciare del tutto!
Per cui, ecco il menù ^.^ :

hamburger di tacchino : lo farò cuocere nella padella antiaderente, e lo condirò con qualche spezia; niente olio. ma non è una restrizione, semplicemente non sono mai stata abituata a condire la carne ai ferri, quindi va bene così ^.^ 
◆ erbette cotte (già condite, perchè sono di ieri, con olio aceto e sale)
◆ un panino bianco : non dovrei pesarlo, ma prenderne circa 50gr. ma credo che, essendo sola, lo peserò...
◆ un frutto a scelta; qui vedrò al momento ^.^
◆ visto che non c'è il primo piatto, devo completare con qualcosina. In frigo ho un budino alla vaniglia delle TreValli; è buonissimo, uno dei miei dessert preferiti ^.^ 

MA! 

Attenzione attenzione . . .
ho avuto una (paurosissima!) idea. E quando l'ho visto, aprendo la dispensa della cucina, sono riuscita a far tacere le voci malate e mi sono messa ai fornelli. 

Guardate qui il risultato

Ora non mi resta che fissare un'ora per iniziare a preparare il mio pranzo. Spero davvero di riuscire in questa cosa..so che per molti di voi è una stupidata, ma le voci della restrizione sono talmente forti nella mia testa.. e mi fanno così paura, così tremendamente soggezione.

Fate un salto su instagram più tardi se volete sapere come è andata a finire questa impresa ^.^ posterò di sicuro le foto dell'intero pranzo con i commenti che ne verranno. 
Intanto vi saluto soldiers, io mi vado a leggere il giornale e a gustarmi una malboro light ^.^

Bye

R.

domenica 28 settembre 2014

combattive #


Buongiorno angels ^.^

stamattina i miei sono andati a passeggiare approfittando della bella giornata, mia sorella è via con il suo amore e io sono felicemente e beatamente a casa da sola :)
così ne ho approfittato per aggiornare un pochino la nostra nuova pagina instagram (che tra l'altro sembra avere un discreto successo ^.^ ) e per augurare una buona domenica anche a voi.

Volevo informarvi, prima di tutto, che ieri sera ho affrontato la pizza dopo MESI che non avevo più il coraggio di guardarla; sono stata davvero, davvero, davvero soddisfatta di me stessa
Come per molte di noi, la pizza è un vero fearfood; ma la mia nutrizionista (e non solo la mia) continua a rassicurarmi dicendo che è un pasto normale e sano, che non è uno sgarro, ma semplicemente qualcosa di diverso che in una dieta equilibrata è perfettamente inseribile
La parola d'ordine nella via della guarigione è FIDARSI . . . è veramente difficile, inutile anche scriverlo; ma purtroppo so anche che è l'unico modo possibile per uscirne :'( 

quindi ecco a voi la tanto temutissima pizza di ieri sera (scusate la pessima qualità della foto) ; 


zucchine grigliate e grana in cottura
(base rossa)


era squisita, ve lo giuro . . .

___________________________________


è la stessa foto che ho caricato anche su instagram; se per caso passate, fermatevi a leggere il commento che un angelo ha lasciato sotto questa fotografia. Potrà sembrarvi banale, ma @healtyitalianlife mi ha risollevata ieri sera e ha fatto sì che le voci cattive della malattia stamattina fossero un po' meno forti; grazie alle sue poche parole non ho saltato né la colazione né lo spuntino sotto le urla della restrizione!

Quindi, ne approfitto per ringraziare tutte le persone che mi seguono e che lottano insieme a me la prigionia dei disturbi alimentari.
Forza angeli; we will win !

vostra combattiva Rachel

sabato 27 settembre 2014

giustifiche•

È ancora sabato; e ancora, come OGNI sabato a casa mia si riuniscono dieci persone; e ancora non ne ho voglia; e ancora sento questo desiderio di vivere da sola. 

Per la prima volta ho parlato con la mia psichiatra di questo sentimento (il fatto di sentirmi sola il sabato a pranzo con dieci persone, piuttosto che quando sono realmente sola. Voi potreste giustamente pensare che "non mi piace stare in mezzo alla gente" , ma non è così; in un locale zeppo di persone non sento minimamente la solitudine di cui parlo. È una cosa più...non lo so, se sapessi spiegarla non sarei qui a parlarne ahahah ^.^ ) e lei lo ha definito "molto interessante" e mi ha detto "ne parleremo più approfonditamente se ti andrà" (era finita la seduta) . 

Tanto per non annoiarvi troppo su quello che sto scrivendo (mi rendo conto di essere noiosa, scusate..ma devo scrivere..altrimenti scoppio) , vi inserisco la fotografia dei 3 tarallucci che stamattina ho imbevuto nel the freddo ^.^


comunque:
non ho voglia di sorridere per due ore. Né tantomeno ho voglia di continuare a giustificarmi con i miei quando il sabato sera me ne sto a casa; 
• " ma non esci stasera?"
• " non fanno niente le tue amiche?"
• " non avevi detto che ti sarebbe piaciuto andare da lei?"
• " potresti sentire quella o quell'altra!"
• " ma non organizzano nulla stasera?"
• " ma non restartene in casa, senti qualcuno che magari fanno qualcosa"
• " potresti uscire a bere qualcosa con quella là!" 

MA CHE BALLE, NON HO VOGLIA. 
Non ho voglia né di uscire né tanto meno di farlo solo perché é sabato sera!

Cavoli, come fanno a no capirlo? PAGHEREI PER AVERE VOGLIA DI USCIRE E DIVERTIRMI; MA NON CE L'HO, OK? 

Sono stanca di essere così.
Mi sento talmente prigioniera di me stessa; come posso liberarmi di me?..


È ancora sabato.
E ancora vorrei tanto non dovermi giustificare con nessuno; non dover giustificare di essere ME


triste, Rachel 

. . .

venerdì 26 settembre 2014

maledetto computer

come forse avrete intuito dal titolo del post, il mio portatile ha deciso di andare in vacanza -.- quindi mi ritrovo impossibilitata ad aggiornare il blog come vorrei, ovvero davanti ad una tastiera più grande di quella del telefono -.- che odio

ma non voglio assentarmi, e quindi scrivo dal mini schermo dell' iphone, con le odiose correzioni automatiche che ogni tre per due ti fanno scrivere "paura" invece che "scusa" ._. 

stamattina sono andata a fare colazione al bar (per me è sempre un momento di FEARFOOD prendere il cappuccino con la brioche, non riesco mai a stare tranquilla..le voci mi urlano che sono una grassona, che il croissant è troppo grande, che il latte è troppo grasso 😔 che ansia..però è così buona, no? e tutte le persone normali lo fanno..devo farlo anche io, perchè voglio! ..giusto?.. )


mi sembrava tutto così gigante..e le voci erano fortissime, non riuscivo a farle tacere..ma ho MANGIATO TUTTO, ed era BUONISSIMO . . . 

riuscirò mai a non sentirmi in colpa per una cosa tanto naturale? :'(

vostra ansiosa Rachel 


p.s. non credo che, purtroppo, riuscirò a postare molto altro oggi, quindi vi elenco anche il mio (super paurosissimo) pranzo >.<
• ravioli alla zucca
• straccetti di pollo con i pomodorini 
• mezzo panino all'acqua 
• una pesca 
..non posso mentire dicendo di aver mangiaro tutto; ho fatto restrizioni un po' ovunque :'(  mi sento così strana, scuste la negatività di questo post!
sarà il tempo? il ciclo? la stanchezza? l'ansia? o forse il computer che non funziona? -.-

~  

giovedì 25 settembre 2014

Attesa

Hola 🌸
stmattina ho la visita con la psichiatra; mi sono svegliata alle 8 e sono stata nel letto a coccolarmi per una mezzoretta ^.^ poi mi sono alzata (ma che freddo fa stamattina?!) e sono andata a prepararmi una colazione golosa:
• latte caldo
• pavesini 


quindi mi sono sistemata, vestita, e ho preso la macchina per arrivare in orario ^.^ alle 10.20 ero in saletta di attesa e alle 10.30 esce la paziente prima. Io mi preparo ad entrare e la dottoressa mi dice "ma sei sicura di essere adesso?.. io ti ho segnata per 11.30 .. " 

O.o

Tempo due minuti e arriva un ragazzo bassino, che si scusa per il ritardo, e io mi ritrovo ad aspettare in questa saletta per più di 40 minuti ._. 

come iniziare bene la giornata, insomma!

ma la prendo con filosofia, e quindi sto postando queste righe per tenermi occupata e per aggiornarvi su una cosa molto carina (almeno dal mio punto di vista) : ho aperto una pagina su instagram! appena arriverò a casa (ora indefinita, spero presto) provvederò ad aggiungere visibilmente questa notizia, magari vicino alle informazioni personali ^.^ 

spero che questo progetto permetta di farmi conoscere un pochino, e di poter conoscere a mia volta molte soldiers : lotteremo insieme!

vi abbraccio, 

Rachel

mercoledì 24 settembre 2014

23/ 09/ 2014

Il titolo del post riporta la data di ieri, ma non prendetemi per matta; come ben tutti sapranno, è iniziato l' autunn! E io avevo intenzione di dedicare un post all'inizio della mia stagione preferita, ma stavo ansiosamente aspettando che anche il tempo mi concedesse un minimo di ispirazione. 

Ovvero; ieri è iniziato l'autunno, ma (almeno qui da me) fuori sembra inizio estate
Le giornate sono splendide, c'è il sole tiepido che a giugno promette una giornata calda e ventilata, le foglie non sono ancora ingiallite (hanno preso talmente tanta acqua che ora si rifiutano di seccare) e il clima è ancora così mite che non indosso nemmeno un giubbino per uscire; anzi, ieri ero in mezze maniche, e non avevo freddo. Incredibile. 


In ogni caso, l'autunno ha avuto inizio ieri, e nessuno può ribattere. 
Quindi non posso rimandare di troppo questo post, mi sento già fuori tempo massimo ^.^

Inoltre le previsioni danno bel tempo fino a sabato; per cui, dato che l'ispirazione non viene, me la creo. 

Così chiudo gli occhi e immagino le foglie, il venticello fresco, i rossi di sera, le castagne, le zucche, il giallo opaco del sole, le tisane;
e spero di creare l'atmosfera dell' autunnanche in voi ^.^


Per ora chiuderei qui.

Ma prima vi lascio la fotografia della mia colazioncina, buona buona.




Il latte era tiepido, e profumava tantissimo ^.^

i cereali (kellog's) li ho aperti proprio stamattina, ed erano croccanti e gustosi da morire...

Ma sì, perchè no?
Questa potrebbe essere una buona colazione di inizio autunno! Lette tiepido e cereali.

What else? 



Rachel 

lunedì 22 settembre 2014

cosa non mi mancherà del liceo

Come avevo vagamente anticipato in un post di qualche settimana fa (rimando a http://just-a-bad-day.blogspot.it/2014/09/1409.html = sono l'efficienza in persona quando mi vengono queste idee), le scuole sono iniziate e a me non sembra vero di doverci più mettere piede. 

Il ricordo della maturità è come sfuocato, sembra più un sogno che un fatto realmente accaduto; l'ansia degli scritti, la delusione dei risultati della prima prova, la soddisfazione per la tesina e i complimenti dei professori per l'argomento e l'esposizione, premiata con il massimo del voto nell'orale (quanto orgoglio in queste parole, perdonatemi; non voglio sembrare vanitosa e antipatica, come troppe ragazze ormai sono, ma vi giuro che per me è stata una delle soddisfazioni più grandi avere il massimo dei voti nell'orale e, soprattutto, i complimenti sinceri dei miei più cari professori. Non è vanità la mia, ma soltanto una grande, grandissima, quasi indicibile soddisfazione; una delle poche volte, se non l'unica, in cui io sia stata sinceramente orgogliosa di qualcosa di mio).


Insomma, tutto mi sembra lontano, se non effimero
Anche l'estate è passata in un lampo, tra il lago e il mare, le ansie, le letture, gli amici; tutto sembra volato. Tanto veloce quanto ora si sta avvicinando Ottobre, e l'inizio delle lezioni universitarie. 

Tornando a noi, vi stavo ricordando un post in cui, oltre che le (solite) mie divagazioni (riperdonatemi), promettevo di stilare due elenchi, rispettivamente delle cose che mi mancheranno e delle cose che non mi mancheranno del liceo. 
Da quale cominciare?

Quando qualcuno, anche in televisione, se ne esce con "ho una notizia bella e una notizia brutta; quale prima?" , io spero sempre mi venga detta quella brutta; così che quella bella possa dopo addolcire l'amaro che ha portato quella cattiva. Siete d'accordo con me?
Dato che il filo diretto con i lettori (se ci sono, i lettori) ancora non lo hanno inventato:

Le cose che non mi mancheranno
✘ l'ansia delle interrogazioni non programmate
✘ l'odio verso le compagne di classe stronze e fighette
✘ l'imbarazzo della lettura ad alta voce, nel bel mezzo del silenzio
✘ l'odio verso le secchiemerda acide "quanto hai preso?!" , 
dopo aver già visto il tuo 4 tondo
✘ svegliarmi alle 6.20 tutte le mattine, compreso il sabato
✘ cambiarmi ad educazione fisica in quegli spogliatoi freddi gelidi d'inverno
✘ la vergogna di star vicino alle altre persone quando sulla fronte spuntavano due iper brufoli da stress
✘ i cessi schifosi e freddi; faticavo a fare pipì da quanto si gelava!
✘ essere obbligata a fare bella faccia alla mia professoressa di italiano; avrei desiderato sputarle in faccia ogni volta che parlava. Se i poeti italiani potessero alzarsi dalla tomba, le bestemmierebbero contro ascoltando le sue spiegazioni.

credo che possa bastare, per ora; in caso aggiornerò la lista. 
Il prossimo post sarà sulle cose che, invece, mi mancheranno; credo sarà un po'più breve ^.^"


Oh ma che scema, come ho potuto quasi dimenticarmene?!

✘ il momento della ricreazione; tutti mangiucchiavano, io avevo il mio spuntino nella borsa e non riuscivo a prenderlo in mano. Così lo nascondevo sotto il giubbino (indossavo sempre il giubbino, in classe; che umidità. eppure, a ripensarci, ero l'unica a tenerlo...) e mi rifugiavo nei bagni del piano terra (spesso vuoti) dove lentamente e tentando di non svenire dall'ansia finivo il mio spuntino. 

Decisamente, questo non mi mancherà . . .



R.


domenica 21 settembre 2014

ozio ^.^

Domenica oziosa in quel di Brescia. 
Ho finito di pranzare verso le 13.45 , mamma ha preparato delle squisitissime penne rigate con il ragù (che bontà il ragù della mamma. come lo fa lei, non lo fa nessuno! carne scelta e polpa di pomodoro, scalogno, carotine e aroma di alloro; non aggiungo altro :p )
ora sono a casa sola, sul divano, e sinceramente un po'di stanchezza mi sta salendo..
stamattina mi sono svegliata presto e sono uscita in giardino a fare colazione; che bella atmosfera, che bella aria, che bella luce la mattina presto. Avete mai notato?
Per di più, in sottofondo mi arrivava la melodia del sassofono di un mio vicino di casa, intonando "Let it be" . Insomma, meglio di così non poteva iniziare la domenica, giusto?
Per questo auguro a tutti una bella giornata oziosa, magari in compagnia di un buon libro o di un film decente; una domenica da passare nella solitudine più beata che ci sia, insomma. Ricordando che "chi ben comincia, è a metà dell'opera" , non è così?

Be positive.
Stay strong.

R.

sabato 20 settembre 2014

Dieci persone sole a pranzo

Il desiderio di andare a vivere da sola mi sta invadendo in quest'ultimo periodo. 
Non ci avevo mai pensato, e d'un tratto sento necessità impellente di indipendenza.
Sono legata ai miei genitori, davvero, non pensate male; in casa sto bene, mi trovo bene, non mi manca nulla. Aiuto volentieri quando mi viene chiesto di fare qualcosa, mi piace passare le oziose domeniche a leggere sul divano in salotto, è bello chiacchierare dopo cena stando seduti al tavolo, scambiandosi le vicende della giornata, ascoltando le vite che mi stanno vicine.

Prima del manifestarsi del disturbo, tuttavia ricordo di aver effettivamente avuto una gran voglia di indipendenza; o almeno, era quello che dicevo. Raccontavo a tutti che mi sarebbe piaciuto tanto viaggiare, vivere e studiare all'estero, essere una ragazza itinerante, senza un vero posto fisso; raccontavo che sarei tornata a casa per le vacanze e che al ritorno avrei avuto mille e mille aneddoti da riferire.

Poi sono diventata così.
E tutto si è affievolito.

Il livello della mia indipendenza si è ridotto sotto lo zero. Certo, posso andare e venire in macchina quando voglio senza dover conto a nessuno (20 anni mica per niente!), posso comprare con i miei soldini quello che mi piace, posso fumare in libertà senza la ramanzina, posso stare ore al computer/telefono senza che mi si pressi per sapere cosa sto facendo, posso uscire con un ragazzo dicendo che esco con un'amica. 
Cose normali per una quasi-ventenne, no?

Infatti non intendo questo per "indipendenza". Non sono libera di starmene imbronciata tutto il giorno in casa, per esempio; devo sorridere e “se non ci riesci almeno sforzati di farlo! ” ;  fingere
Fingere di stare bene, fingere di essere serena e tranquilla solo perchè tutti “sanno e mi capiscono”. Ma non è vero; tutti sanno, nessuno capisce. Non capiscono quanto cavolo sia faticoso appiccicarmi un sorriso falso ogni santa volta che qualcuno entra da quella porta, salutare falsamente con un “che bello che tu sia qui”.

Non capiscono e quindi se ne fregano.
Così, come OGNI sabato di OGNI settimana, a casa mia si riuniscono dieci persone per pranzo. Nessuno capisce l'ansia.


Non ho voglia di truccarmi.
Non ho voglia di fare bella faccia.
Non ho voglia di sorridere.
Non ho voglia di vedere la morosa di mio fratello che finge di aver superato il suo disturbo alimentare, quando io so che si sente male solo se qualcosa sfugge dal suo iper-controllo.
Non ho voglia di vedere il moroso di mia sorella che si impone in casa come fosse padre-padrone, aprendo/prendendo tutto quello che vuole da frigo/dispense.
Non ho voglia di vedere mio fratello e mia sorella succubi di loro.
Non voglio vedere mio papà che spara cagate per tentare invano di fare il simpatico, illudendosi che le risate siano sincere.
Non ho voglia di vedere mia mamma assente, che tenta di stare in tutti i discorsi, finendo per non seguirne nemmeno uno (in primis quando tento di chiederle una conferma relativa al cibo).

Siamo dieci persone sole, il sabato a pranzo.

Io non ho voglia di appiccicarmi un ipocrita sorriso, mentre muoio dentro.




Non va tutto bene.
Non va SEMPRE tutto bene.



venerdì 19 settembre 2014

Fine estate

" L'estate arriverà a Settembre " annunciavano tutti i giornali di Italia che, sconsolati per la brutta stagione, speravano in un posticipo, senza rassegnarsi all'idea che le temperature estive quest'anno han deciso di prendersi una vacanza (tanto per stare in tema); ma, anche se la speranza è l'ultima a morire, il bel tempo non si è fatto vivo ._.

Ci avviciniamo così all'autunno, la pioggerella settembrina conferma l'arrivo della stagione senza alcun intervallo estivo posticipato. Sono gli ultimi giorni di estate ("calendariamente" parlando), tutto ha ripreso ritmo; stamattina, nonostante le nuvole grigie e umide , mi sentivo solare, e ho deciso di andare a passeggiare per il centro. Ho comprato i giornali, ho preso il pane e poi mi sono concessa il mio momento pace dei sensi


caffè nero, amaro - sigaretta, WinstonBlu



stamattina per colazione, invece, ho assaggiato una cosa che non assaporavo da anni. Avete presente il panecioc? quello della Ferreo?

nel morderlo, ho sentito scricchiolare i pezzetti di cioccolato fondente sotto i denti, e sul palato si è sciolto un sapore di cioccolato intenso e goloso! 
Che buono ...

Aspettare così tanto tempo per un piacere tanto intenso ...  :(




vostra pensierosa Rachel 

giovedì 18 settembre 2014

Universitaria?

Stamattina sono stata in università per sostenere il VPI, ovvero test di valutazione della preparazione iniziale. Una trentina di domande a risposta multipla, mezzora ti tempo, un computer davanti e tante ragazze intorno a me; alcune erano agitate (ma si può? non era un esame, solo un test, di cui per altro nessuno tiene conto; in caso non venga superato, danno la possibilità di ripeterlo a dicembre e, se proprio persisti, devi solo dare gli esami e superare l'anno. Sì, è un test inutile.) e, mentre ci chiamavano in ordine alfabetico, si scambiavano pareri sottovoce; 
# oh santo cielo, mi hanno detto che è complicato "
# " l'amica del ragazzo di un mio cugino ha detto che forse lo valutano come esame! "
" ieri ho ripassato le cartine geografiche del mondo! "

._. 

io ieri ho dormito dalle 14 alle 16, per dire; poi ho fatto la spesa e guardato un film. 

comunque sia, "test superato" e sono contenta di poter finalmente ufficializzare la mia immatricolazione a Lettere, curriculum filologico-letterario.



La colazione che mi ha dato la forza per prepararmi, guidare, cercare parcheggio, camminare per il centro e raggiungere l'università, cercare l'aula, aspettare mezzora che iniziasse, svolgere il test, sigaretta, tornare alla macchina, comprare il pane e i giornali :

^.^ con un bicchiere di the freddo! 
Alle 10.30 ho fatto lo spuntino con un fresco kiwi..



e ora: Benvenuta Università .

Rachel 

mercoledì 17 settembre 2014

" ci vediamo tra 15 giorni "



Kiwi verde e dolcissimo ^.^



prima di qualsiasi indugio letterario, ecco una (pessima) fotografia del mio spuntino mattutino. 

ovviamente, non manca il post-sigaretta/caffè, momento che io chiamo "pace dei sensi".

Ma non è di questo che volevo trattare ora; prometto però che un approfondimento sul momento sopra indicato lo farò con piacere ^.^ 






Oggi pomeriggio, 15.30. 
Sarò nella saletta di attesa del centro guida dei Disturbi del comportamento alimentare. Visita dalla nutrizionista, come ogni quindici giorni
Inizialmente andavo ogni settimana, precisamente ogni mercoledì, ed era un'ansia che voi non avete idea. La bilancia, tassativamente proibita a casa, diventava in quella saletta uno dei peggiori strumenti di tortura che potessero somministrarmi. La lettura del "diario alimentare" era un'angoscia. Le parole che seguivano, dopo la pesata che determinava il tutto, erano come subire la ramanzina dai genitori se rientri tardi la sera quando ancora sei minorenne. Insomma, un patimento. 

Vi aspetterete che io ora affermi, contenta e convinta "oggi non è più così, che gioia!"

Ma, ahimé, non è proprio così. 
Diciamo che, avendo questo incontro a distanza di più tempo, l'ansia è di conseguenza calata; almeno nella prima settimana. Ma arrivare in quella saletta, sorridere alle infermiere, sedersi e aspettare che qualcuno ti giudichi è snervante
La cosa peggiore, poi, è quando arriva un'altra paziente; sentirsi addosso gli occhi esperti e invadenti della ricoverata è angosciante. Ma, ancora di più, fa rabbrividire rendersi conto che quegli sguardi li tiro, senza accorgermene, anche io. E' come se ci scrutassimo, di sottecchi indaghiamo ognuna il corpo dell'altra; se è più magra di noi, chissà se vomita, chissà se è calata, chissà se piange, chissà se lotta, chissà.

Poi arriva la nutrizionista che, con tutta la gentilezza del mondo, ti chiama per nome e ti invita a seguirla. Il resto è sempre uguale: 

1#  saluti e domande di circostanza
2#  "oggi è una bella giornata ... allora come è andata?"
3#  la lettura (in silenzio) del diario mentre io mi giro le dita
4#  le (sempre pochissime) osservazioni
5#  "vediamo il peso dai" i miei movimenti per spogliarmi e lo scricchiolio della bilancia nel momento in cui il mio peso la mette alla prova; nessun altro rumore nella stanza.
6#  commento sul peso, io che mi rivesto
7#  calcolo del BMI, con altre brevissime considerazioni 
8#  "chiamiamo la mamma? " ( MA NON SI PUÒ EVITARE? )
9#  "ci vediamo tra 15 giorni Giulia, devi andare avanti"

Fine. Venticinque minuti in tutto.


Quanto andrà avanti tutto questo? ..


R.

martedì 16 settembre 2014

Dovete sapere una cosa;

Nel mio "percorso riabilitativo all'alimentazione corretta e sana, non patologica" (un po' più lungo no? in breve: affrontare i pasti come una caz*o di persona normale) sono tassativamente esclusa dalla zona cucina per la preparazione delle portate. Praticamente non condisco nulla e non peso nulla, dalla pasta all'insalata; questo con lo scopo di affrontare al momento il piatto. 

Ovviamente so cosa viene preparato (o all'incirca: per esempio, i primi tempi andavo in crisi se era pasta al pomodoro o pasta in bianco; adesso, grazie al cielo, no..ma credetemi, non è stato semplice), ma non sono io a decidere cosa è; posso dare un parere (che, per aiutarmi, è bene tenere in considerazione; tutti qui vogliono che stia meglio, ma la decisione di aprire bocca e ingoiare cibo sta solo a me in fondo , e loro lo sanno meglio di me stessa..quindi preparare "ciò che preferisco tra due possibilità" è solo collaborazione), ma non escludere/selezionare a priori.  

Bene. 
Tutto questo discorsetto per concludere dicendo che questo sistema di "scelte esterne" credo sia positivo; mi permette di "giustificarmi" con la parte malata, con il disturbo, come se fossi costretta, non sono io a scegliere. Vedere come un obbligo il cibo, una sorta di medicina mi ha aiutata (mi sta aiutando tantissimo): io mangio perché DEVO, non perchè VOGLIO
O almenoquesto è quello che mi dico quando le voci si fanno pesanti; è una giustificazione, come se volessi dimostrare alla malattia che non sono debole, sono solo costretta. 

Impressionante, vero, il meccanismo di auto-conservazione del disturbo? È così forte..non riesco a spiegare nemmeno se scrivessi pagine e pagine di esempi; la soggezione che esercita sarebbe sempre maggiore rispetto a quella che avrei designato.

Ma "far scegliere agli altri per me" prima o poi dovrà finire. È per questo che, da un po', la colazione e gli spuntini sono io a deciderli.  Decidere, credetemi, è STRAZIANTE
Avrei tante possibilità golose e salutari, giuro; ora le elencherò e sono sicura che molti esclameranno "ma queste sono ipercalorichissime e schifezze!" . FALSO, nutrizionisti esperti sottoscrivono. Ma i media sono forti; e fanno più paura le kcal di alcuni cancerogeni prodotti di conservazione. Le kcal le smaltiamo solo respirando; il petrolio, ahimé, no
1) una fetta di pan bauletto con la nutella o con burro e marmellata + un bicchiere di latte/the
2) yogurt con muesli croccante
3) bombolone alla crema (ok questo non è salutare, per via della frittura; ma talvolta, è ok.)  
etc etc etc ..
..e voi direte "beh ma che aspetti! devi mettere su peso, goditele tutte finché puoi!" 
Finché puoi.Questo è ciò che, nonostante le varie certezze di esperte nutrizioniste (che insistono a spiegarmi come anche avendo preso peso potrò concedermi quando voglio quelle cose, e mai più toglierle; si tratta di "equilibrio e gestione", dicono), mi fa cadere su scelte "meno impegnative". 

Per esempio, questo è il mio spuntino di oggi pomeriggio; 

sì, era buonissima :)  
mi ci sono voluti mesi per arrivare a fare uno spuntino del genere senza panico/ansia. Inizialmente accettavo di mangiucchiare frutta fresca (con la banana proprio in extremis); in circa due anni di terapia ho affrontato cose che non credevo possibili, allora.
Come adesso il sapore nocciolato della Nutella o quello delicato del burro con la marmellata, in fondo. 
La domanda, quindi, è; quando?
 
vostra sconsolata e pensierosa (ahimé, anche ansiosaRachel