domenica 29 settembre 2013

cit.



« Come possono pretendere che ingoi del cibo dopo aver ingoiato tante parole?
Il non detto ti resta tutto dentro il corpo. »

martedì 24 settembre 2013

Never say ever


Hi people,

how are you? 
Sono iniziate le scuole e io, di riflesso, ho già cominciato a studiare come una forsennata: cosa che, ovviamente, porta via gran parte del tempo a me disponibile.. ma non è su questo che volevo basare il post, bensì sul fatto che, incredibilmente, lo studiare ( come una scema ) in vista della maturità di giugno mi tiene tanto impegnata la mente da soffocare per un lasso di tempo ( anche se breve ) le varie mie ossessioni.
Sì, avete proprio capito bene: studiare mi salva. Non credevo avrei potuto mai avere l'occasione di dirlo, ma il ragionamento è talmente lineare da essere spaventoso;

Studiare = concentrarsi = occuparsi di qualcosa che NON sia collegato al cibo.

E per quanto qualcuno possa sbuffare con un " e con ciò? ", beh per me è una grande cosa rendermi conto di questo. Anche se si tratta dello studio, ho trovato un momento in cui la mia stupida mente pensa a qualcos'altro. E lo fa per davvero, senza che io mi debba sforzarla.

È come se in tutto questo ragionamento ( lo ammetto, abbastanza contorto ) ci sia in sottofondo una sottile vocina che mi dice " vedi, non è impossibile; puoi farcela. "


Okay, forse potrà essere stupido.
Ma per me è importante.
Per oggi chiudo qui :)

Bye bye


R.

venerdì 13 settembre 2013

Paranoia

" Ragazzi, quest'anno avete gli esami, e se non studiate da subito sono cazzi " ; praticamente è ciò che mi sono sentita ripetere ogni cambio dell'ora questi primi due giorni di scuola. Che ansia, santo cielo. Come se già non fossimo in paranoia di nostro.


Parlando di paranoie.
La mia sempre quella in fondo è. E quanto vorrei che mi lasciasse in pace. Settimana prossima ho la visita dalla nutrizionista ( sì, mi sto curando, ho accettato di percorrere una terapia, io voglio stare bene. ) e l'ansia è a mille; a nulla serve lo xananx in questi casi, continuo a pensare a come e cosa sarà. Entrerò nello studio della dottoressa, prendendo il posto di una ragazza che è appena uscita con sguardo simile al mio tra circa una mezzora; chissà se lei è calata o aumentata, chissà cosa si aspettava, chissà cosa voleva. Toccherà a me rispondere alle domande che mi verranno sottoposte durante la lettura dei miei pensieri sul diario alimentare, toccherà a me farmi coraggio e chiedere spiegazioni, espormi, rivelarmi. E poi dovrò spogliarmi e salire su quella maledetta bilancia ( che a casa mi è proibito usare ). 
E ogni volte i pensieri si confondono: "speriamo di essere calata, anzi no aumentata, anzi no cavoli forse è meglio non aver subito cambiamenti..sono una cicciona ingorda, non dovevo accettare di sottopormi a questo! no no ma che dico, io sto lavorando per arrivare a un peso forma, devo essere aumentata, non posso deludere tutti..voglio stare bene.." 
E così trattengo il respiro, immobile, contratta, spaventata.
E poi il verdetto. Un colpo, in ogni caso, una pugnalata dritta nello stomaco. 

Questo succede una volta ogni settimana, da più di un anno.

Una paranoia in mezzo a tutte le altre paranoie insomma. Chi di voi ha provato, saprà. Chi no, mi creda, non è così stupido come può forse apparirvi. Spesso è così difficile capire questo disturbo..io che ci sono dentro fatico a farlo, penso a voi.
Ma è un problema. E io non lo voglio più.
Mi toglie il respiro.. E che senso ha vivere senza poter respirare?


Don't forget.

Rachel 

mercoledì 11 settembre 2013

Per non dimenticare

Per oggi, gente, metterò da parte quel che vorrei condividere con voi, rimandandolo a domani.
Per oggi limitiamoci a ricordare cosa fu, cosa accadde, cosa portò.
In memoria di quelle persone.


11 Settembre 2001 ,  8:46.30 a.m.              New York City







19 affiliati all'organizzazione terroristica di matrice islamica al-Qāʿida dirottarono quattro voli civili commerciali.
Nell'attacco alle torri gemelle morirono 2.753 persone, tra queste 343 vigili del fuoco e 60 poliziotti. La maggior parte delle vittime erano civili di 80 diverse nazionalità tra i quali 150 italo-americani e 10 italiani. 



We'll never forget.

Rachel

martedì 10 settembre 2013

Coffee time

Bonjour mes amis

penultimo giorno di vacanze estive per me, poi ricomincia la scuola, l'ultimo anno di liceo, quello della maturità ( e già me la sto facendo sotto, quindi evitiamo ora di trattarne :) ).
Penultima mattina a casa, dunque, penultimo caffè delle 10.30 seduta comodamente sul letto, con il pc sopra le gambe incrociate. E di conseguenza penultima sigaretta post-coffee, ovviamente.

Ora, ci tengo a precisare una cosa: non ho intenzione di fare alcun post o addirittura di dedicare una pagina a ciò che dovrei intitolare "la mia storia" o "la mia lotta contro l'anoressia" o qualunque altro titolo che, in tutta sincerità, mi fa leggermente venire il voltastomaco. Preferirei, invece, raccontare di me poco a poco, tra le righe, più spontaneamente, più sinceramente; spero che a voi non dispiaccia. In caso contrario, quando qualcuno comincerà a leggere queste righe ( se mai qualcuno le leggerà.. ) e se ne sentirà la necessità, allora provvederò a soddisfare il bisogno :)
ma nel frattempo, torniamo a noi.

 10.30, caffè. Sempre è stato, sempre sarà. Amaro, leggermente lungo, possibilmente illy  ( moka? no, grazie ).


Solo un anno fa il caffè era diventato parte fondamentale della mia alimentazione. Lo usavo per placare la fame ( che io stessa mi creavo ), lo usavo per riaccendere una scintilla che mi serviva per andare avanti e non avere troppo freddo nell'inverno di dicembre, e soprattutto nell'inverno che avevo dentro di me. Non lo apprezzavo però, sapete? Lo bevevo perché assecondavo la mia malata mente. Ma non ne sentivo l'aroma, non ne sentivo il piacere. Percepivo unicamente il caldo.

Se è questo che vi stata chiedendo, no, non sono guarita. La mia mente è ancora malata. E non solo quella. Ma ora, ne sono consapevole: una volta toccato il fondo, ho capito che il primo passo verso la libertà è ammettere ( a se stesse ) di essere malate, di avere un problema. Urlare AIUTO non è debolezza, è umanità. E si potrebbe restare sorprese da chi poi risponde.

Sì, oggi sono ancora malata. Ma lo so.  E il piacere di assaporare un buon caffè ora lo sento. L'aroma mi scalda ancora, ma non più le ossa, bensì i sensi. Mi si riattivano, si svegliano. E non perché poco prima non rispondevano più, ma unicamente perché si erano assopiti nel tepore del mattino, dopo la colazione. Perché ora la colazione la faccio. Ed è bellissimo, saper di poterla fare, non esserne più escluse, averne il permesso.



Il caffè ha cambiato sapore da quando ho ammesso di avere un problema.
E forse non ci crederete, ma anche la sigaretta che segue ora è più dolce.

Così vi lascio, invitando chiunque stia leggendo a farsi pure lui un caffè e assaporarlo; dicono che la vita è fatta di attimi, e quello per il caffè a metà mattina è un ottimo momento da concedersi. Un attimo in cui ( anche se fosse per caso il penultimo giorno di vacanze, se fuori avesse pure cominciato a piovigginare e la voglia di sorridere proprio non si facesse viva ) , respirandone l'aroma caldo, potersi dire che oggi è un ottimo giorno per avere un ottimo giorno.


XOXO

Rachel ♀

lunedì 9 settembre 2013

Un blog?!

Primo post di questo strano blog che neanche io so per certo come mai ho deciso di creare. 
Vediamo, da dove cominciare..
teoricamente quel che sto scrivendo qui sarebbe una sorta di introduzione, un preambolo a ciò che poi continuerò ( forse ) ad aggiornare; ma come si fa un' introduzione a un blog che ho deciso di creare per un qualche motivo che nemmeno io ho ben chiaro??! Già, complicato..e, cavolo, mi sto già dilungando troppo! Quindi, devo tentare di semplificare le cose. Idea! Domande e risposte; sintetiche, ovviamente. Così io mi risolvo il problema delle presentazioni e voi eviterete di annoiarvi ( ..o almeno non troppo, dai ) . Ah, risponderò a tutte le domande tentando di chiarire il motivo del blog. 

GO!

  • Nome? Rachel
  • Soprannome? R. 
  • Anni? 18
  • Professione? Studentessa
  • 3 parole per descrivere il blog. Sfogo, aiuto, forza
  • Punto debole? Il cibo
  • Cosa ti dicono più spesso? Credi in te stessa
  • La parolaccia che dici più spesso? Cavoli!
  • Il giorno più bello della tua vita? Ancora non è arrivato, I'm waiting 
  • Il più brutto? Li elenchiamo?
  • Cosa ti rende felice? Il controllo ( quello sano.. ) - essere motivo di felicità
  • La prima cosa che fai al mattino? Penso alla colazione
  • L'ultima cosa che fai la sera? Penso a quel che ho mangiato
  • Cosa cambieresti del tuo corpo? Mh, tutto?..
  • Chi stimi? Chiunque abbia deciso di combattere il suo DCA, chi ne è uscito, chi non molla mai
  • Un coglione? Amministratrici dei siti ProAna-Mia. Super coglione.
  • Mai stata innamorata? Forse. Non lo so.
  • E adesso? No
  • Un sogno? Ascoltare il mio corpo, amarmi, nutrirmi come chiunque altro.
  • Piercing? No.
  • Tatuaggi?
  • Credi in Dio?
  • Leggi molto? Amo leggere, adoro.
  • Libro da consigliare? Tanti tanti tanti, ma in questo contesto Una mela al giorno
  • Fumi?
  • Alcol? Un giorno saprò concedermi un drink senza pensare alle calorie..
  • La paura più grande? Che il tempo fugga senza riuscire a viverlo fino in fondo.
  • Film preferito? P.s. I love you   -   Sette anime 
  • Cartone? Il re leone  -  Aladin
  • Piatto preferito? TUTTO. AMO IL CIBO. MA NE SONO INSPIEGABILMENTE TERRORIZZATA. 
  • Un piatto che ti disgusta? Fegato, rape rosse, bleah :S
  • La violenza risolve i problemi? No.
  • Cosa ti infastidisce più al mondo? L'ignoranza
  • Hai mai odiato qualcuno? Si può odiare se stesse?
  • Fai scomparire qualcosa con uno schiocco di dita. Anoressia.
  • Gli uomini e le donne quanto sono diversi? Meno di quanto si pensa.
  • Gli alieni esistono? Eccome
  • Ti piaci? No, ma chiedimelo tra un tempo indeterminato ( speriamo breve ), potrei aver cambiato idea.
  • Il tuo cellulare? Iphone5
  • Come ti immagini tra 10 anni? Indipendente, libera dall'anoressia.
  • Hai mai pensato al suicidio?
  • C'è vita dopo la morte?
  • Di'qualcosa a chi ha avuto la pazienza di leggere fin qui. Spero con questa piccola intervista di aver fatto intendere ciò che questo blog vorrebbe essere..

Et voilà, intervista conclusa!
Ora, un' ultima cosa e poi vi mollo, giuro. A chiunque si sia rispecchiato un poco in ciò che ho scritto, ma anche a chi ha provato semplice interesse, senza obbligatoriamente sentirsi coinvolti in primis: vi prego, non giudicatemi. Scrivo solo perché amo scrivere e, soprattutto, scrivo di ciò che ogni singolo secondo mi tormenta. Con questo blog rendo volutamente pubblica la mia battaglia contro l'anoressia, così da poter urlare a chiunque " NON SIAMO SOLE " .
Spesso sbaglierò, spesso potrò forse sembrare ridicola in ciò che pubblicherò: ma saranno i miei sentimenti, le mie esperienze, la mia lotta. Che può diventare anche la vostra, se lo vorrete

Per oggi chiudo qui,
emozionante scrivere il primo post **

XOXO

R.