domenica 5 ottobre 2014

help me, please

faccio copia e incolla (cosa che non faccio mai, perchè odiosa) di ciò che ho scritto sotto questa (disperata) fotografia che ho pubblicato anche su instagram: è stato difficile trovare le parole per spiegarlo una volta..riformurarlo una seconda sarebbe per me impossibile.

sperando di non scocciarvi, ecco qui; 



..dispiaciuta Rachel 



panico pre-uni

qualcosa mi dice che domani è il 6 Ottobre e che qualcuno inizia l'università . . .
io io io io io io io io io !  ^.^

quindi il programma è: 
» sveglia alle 6.45 e colazione (da fare assolutamente..
» partenza h 7.20
» parcheggiato (spero) per le 8.00
» arrivo in università previsto per 8.20 (venti minuti di camminata per arrivare)
» 10 minuti per trovare l'aula ^.^" 
» 8.30 = prima lezione! :D che finirà alle 10.30
» quindi devo portarmi lo spuntino >.< che dovrò fare mentre mi dirigo verso l'altra aula
» infatti ho subito altre due ore di lezione, fino alle 12.30
» quindi andrò di corsa alla macchina e viiiiia a casa, dove avrò un' oretta (soltanto D:) per pranzare
» h 13.45 ri-partenza
» h 14.30 lezione fino alle 16.30
» spuntino di corsa (anticipato anche di mezzora >.< ) e lezione per altre due ore, fino alle 18.30
» finalmente tornerò a casa . . .

insomma..una giornata pesantina domani!

e che ANSIA ho addosso..ho paura di tutto..ma già che ho preso la mano con gli elenchi, e visto che contribuiscono a rendermi "sintetica" (non è proprio da me :3 ) , ne approfitto:

 ho paura che tutti pensino quanto sono strana e schifosa e orrenda
 ho paura di non essere in grado di fare le cose che tutti gli universitari fanno senza dire "bif" e seguire lezione 
 ho paura di rimanere delusa; mi aspetto tanto belle cose..e se invece fosse solo un mio sogno e mi ritrovassi in luogo ostile con persone ostili?
 ho paura di dover fare gli spuntini fuori e sola
 ho paura di non farcela
 ho paura di aver paura 


.. ho dato una vaga idea della cosa ?

nella mia testa c'è in corso una battaglia tra la voglia e il desiderio di iniziare e l'ansia di sbagliare, o meglio, di essere sbagliata; è come una certezza.


una confusa, pensierosa, ansiosa Rachel

martedì 30 settembre 2014

io, professoressa? ._.


Innanzitutto non potevo evitare di aggiornarvi riguardo il magnifico (e golosissimo) risultato dell'esperimento-dessert di ieri *.*
taaadaaaah, ecco a voi il fior di liquirizia al caramello ^.^

prendo così l'occasione di (ri-)ringraziare le persone che su instagram mi seguono, mi commentano e mi sostengono; ricevere un messaggio è per me sempre una gioia, lo giuro, soprattutto quando non sono io a chiedere aiuto, ma sono le altre persone a chiedermelo.

Così, facendo queste riflessioni, la mia testolina ha concluso che, forse, insegnare non mi dispiacerebbe davvero. Lo credevo impossibile, ho sempre detto che non sarei MAI diventata una professoressa; suvvia, ammettiamolo, chi fa questo mestiere deve per forza avere un fondo di stronzaggine. Pensate ad esempio quando hanno corretto un compito e si ritrovano a dover scrivere un bel 3 sul foglio di un ragazzo che si impegna con tutto il cuore, ma proprio non ci arriva; un ragazzo d'oro magari, di quelli che vanno male a scuola, ma che sarebbero pronti a soccorrere una formichina se solo gli venisse chiesto. Quindi pensavo (e lo penso ancora) « non diventerò mai una persona tanto presuntuosa da osare valutare un ragazzo che si conosce a mala pena » . Perchè è questo che fanno, inutile divagare tanto; valutano. Si rendono conto che ogni valutazione ha la sua conseguenza? Sanno quanto una parola, un gesto può influenzare e cambiare un percorso? 
Non ho il coraggio di influenzare la mia di vita, figuriamoci quella degli altri.

Ma, poi successe qualcosa. Per riassumere (e non annoiare) racconterò una breve storiella;
la mia professoressa di italiano al liceo si chiamava M,  quella di latino/greco si chiamava S.
✖ M. mi ha sempre valutato i temi con voti dal 7 al su, eppure da lei mi sentivo estremamente e totalmente umiliata, sottovalutata, avvilita; la odiavo, odiavo il modo in cui spiegava la stupenda materia di cui aveva disgraziatamente la cattedra, odiavo il modo in cui faceva scorrere il dito sul registro per scegliere chi interrogare, odiavo quando consegnava compiaciuta i compiti in classe, odiavo i suoi commenti, odiavo la sua voce. Amavo, ahimé, la sua materia; che non le ho mai permesso, nonostante tutto, di portarmi via. 
✖ S. invece mi ha dato tanti (ma tanti, ma tanti, ma tanti, ma tanti) 3/4/5 negli scritti di greco; solo una volta sono riuscita a prendere un 7 e le poche volte che vedevo il 6 (o il 5.5) erano salti di gioia. Eppure non mi sono mai sentita giudicata da lei, mai. Materie che al ginnasio odiavo, me le ha fatte amare; è grazie a lei che ho scelto di non abbandonarli all'università (ho detto invece addio alle traduzioni originali, ma sono sicura che Omero mi ringrazierebbe della scelta; nelle traduzioni sarei stata in grado di rendere Elena di Troia un'eroina della guerra, tipo Giovnna D'Arco, per intenderci). Nella sua eleganza, nel suo silenzioso osservare quello che accadeva oltre le quattro pareti di quell'aula, nella sua composta (talvolta fredda) cortesia, S. faceva ben più che far rivivere magicamente la cultura classica durante le lezioni; Lei mi considerava una persona.
Una persona vera. Viva. 
Eppure i 4 me li dava, eccome se me li dava.
Ma è oltre l'aula, oltre i segni rossi sui compiti, che S. è una professoressa.

Ecco ciò che "mi convertì" dalla decisa avversione all'insegnamento al voler intraprenderne il percorso. Da lunedì inizio la frequentazione dei corsi all'università: curriculum filologico-letterario , facoltà Lettere e Filosofia. Il primo passo verso un futuro, non credete? Scegliere l'università è essere consapevoli di dover non più studiare "la teoria", ma metterci passione e apprendere "la pratica" . Un mestiere. Un lavoro. Una vita.

Questo spero di poter un giorno dire da dietro una cattedra. Non ci tengo a compiacermi dei compiti assegnati all'ultimo minuto, né delle interrogazioni a sorpresa, né del rimandare a settembre qualcuno, figuriamoci bocciare. Vorrò rendere consapevoli i ragazzi (e continuare ad autoconvincermi) che Noi siamo una vita. 
Ha senso sprecarla?


Rachel

lunedì 29 settembre 2014

liquirizia, amore

Hey angel *.*

incredibile ma vero, oggi pranzo a casa da sola 
Ebbene sì, tutti oggi lavorano (io ho ancora una settimana di ferie prima di iniziare l'università :3 ) e non riescono a tornare a casa per l'ora di pranzo (hanno impegni, non lo so u.u ) e così ecco arrivato dopo più di un anno il primo giorno di pranzo da sola con me stessa :D

Non mi sono però presa la responsabilità di cucinarmi la pastaso che avrei ristretto i grammi, che non avrei messo l'olio e nemmeno il formaggio nelle giuste quantità (forse uno dei due avrei anche fatto finta di dimenticarlo). So che le voci sono tanto forti :'( , ma ci tenevo così tanto a prepararmi il pasto in modo indipendente che non ho voluto rinunciare del tutto!
Per cui, ecco il menù ^.^ :

hamburger di tacchino : lo farò cuocere nella padella antiaderente, e lo condirò con qualche spezia; niente olio. ma non è una restrizione, semplicemente non sono mai stata abituata a condire la carne ai ferri, quindi va bene così ^.^ 
◆ erbette cotte (già condite, perchè sono di ieri, con olio aceto e sale)
◆ un panino bianco : non dovrei pesarlo, ma prenderne circa 50gr. ma credo che, essendo sola, lo peserò...
◆ un frutto a scelta; qui vedrò al momento ^.^
◆ visto che non c'è il primo piatto, devo completare con qualcosina. In frigo ho un budino alla vaniglia delle TreValli; è buonissimo, uno dei miei dessert preferiti ^.^ 

MA! 

Attenzione attenzione . . .
ho avuto una (paurosissima!) idea. E quando l'ho visto, aprendo la dispensa della cucina, sono riuscita a far tacere le voci malate e mi sono messa ai fornelli. 

Guardate qui il risultato

Ora non mi resta che fissare un'ora per iniziare a preparare il mio pranzo. Spero davvero di riuscire in questa cosa..so che per molti di voi è una stupidata, ma le voci della restrizione sono talmente forti nella mia testa.. e mi fanno così paura, così tremendamente soggezione.

Fate un salto su instagram più tardi se volete sapere come è andata a finire questa impresa ^.^ posterò di sicuro le foto dell'intero pranzo con i commenti che ne verranno. 
Intanto vi saluto soldiers, io mi vado a leggere il giornale e a gustarmi una malboro light ^.^

Bye

R.

domenica 28 settembre 2014

combattive #


Buongiorno angels ^.^

stamattina i miei sono andati a passeggiare approfittando della bella giornata, mia sorella è via con il suo amore e io sono felicemente e beatamente a casa da sola :)
così ne ho approfittato per aggiornare un pochino la nostra nuova pagina instagram (che tra l'altro sembra avere un discreto successo ^.^ ) e per augurare una buona domenica anche a voi.

Volevo informarvi, prima di tutto, che ieri sera ho affrontato la pizza dopo MESI che non avevo più il coraggio di guardarla; sono stata davvero, davvero, davvero soddisfatta di me stessa
Come per molte di noi, la pizza è un vero fearfood; ma la mia nutrizionista (e non solo la mia) continua a rassicurarmi dicendo che è un pasto normale e sano, che non è uno sgarro, ma semplicemente qualcosa di diverso che in una dieta equilibrata è perfettamente inseribile
La parola d'ordine nella via della guarigione è FIDARSI . . . è veramente difficile, inutile anche scriverlo; ma purtroppo so anche che è l'unico modo possibile per uscirne :'( 

quindi ecco a voi la tanto temutissima pizza di ieri sera (scusate la pessima qualità della foto) ; 


zucchine grigliate e grana in cottura
(base rossa)


era squisita, ve lo giuro . . .

___________________________________


è la stessa foto che ho caricato anche su instagram; se per caso passate, fermatevi a leggere il commento che un angelo ha lasciato sotto questa fotografia. Potrà sembrarvi banale, ma @healtyitalianlife mi ha risollevata ieri sera e ha fatto sì che le voci cattive della malattia stamattina fossero un po' meno forti; grazie alle sue poche parole non ho saltato né la colazione né lo spuntino sotto le urla della restrizione!

Quindi, ne approfitto per ringraziare tutte le persone che mi seguono e che lottano insieme a me la prigionia dei disturbi alimentari.
Forza angeli; we will win !

vostra combattiva Rachel

sabato 27 settembre 2014

giustifiche•

È ancora sabato; e ancora, come OGNI sabato a casa mia si riuniscono dieci persone; e ancora non ne ho voglia; e ancora sento questo desiderio di vivere da sola. 

Per la prima volta ho parlato con la mia psichiatra di questo sentimento (il fatto di sentirmi sola il sabato a pranzo con dieci persone, piuttosto che quando sono realmente sola. Voi potreste giustamente pensare che "non mi piace stare in mezzo alla gente" , ma non è così; in un locale zeppo di persone non sento minimamente la solitudine di cui parlo. È una cosa più...non lo so, se sapessi spiegarla non sarei qui a parlarne ahahah ^.^ ) e lei lo ha definito "molto interessante" e mi ha detto "ne parleremo più approfonditamente se ti andrà" (era finita la seduta) . 

Tanto per non annoiarvi troppo su quello che sto scrivendo (mi rendo conto di essere noiosa, scusate..ma devo scrivere..altrimenti scoppio) , vi inserisco la fotografia dei 3 tarallucci che stamattina ho imbevuto nel the freddo ^.^


comunque:
non ho voglia di sorridere per due ore. Né tantomeno ho voglia di continuare a giustificarmi con i miei quando il sabato sera me ne sto a casa; 
• " ma non esci stasera?"
• " non fanno niente le tue amiche?"
• " non avevi detto che ti sarebbe piaciuto andare da lei?"
• " potresti sentire quella o quell'altra!"
• " ma non organizzano nulla stasera?"
• " ma non restartene in casa, senti qualcuno che magari fanno qualcosa"
• " potresti uscire a bere qualcosa con quella là!" 

MA CHE BALLE, NON HO VOGLIA. 
Non ho voglia né di uscire né tanto meno di farlo solo perché é sabato sera!

Cavoli, come fanno a no capirlo? PAGHEREI PER AVERE VOGLIA DI USCIRE E DIVERTIRMI; MA NON CE L'HO, OK? 

Sono stanca di essere così.
Mi sento talmente prigioniera di me stessa; come posso liberarmi di me?..


È ancora sabato.
E ancora vorrei tanto non dovermi giustificare con nessuno; non dover giustificare di essere ME


triste, Rachel 

. . .

venerdì 26 settembre 2014

maledetto computer

come forse avrete intuito dal titolo del post, il mio portatile ha deciso di andare in vacanza -.- quindi mi ritrovo impossibilitata ad aggiornare il blog come vorrei, ovvero davanti ad una tastiera più grande di quella del telefono -.- che odio

ma non voglio assentarmi, e quindi scrivo dal mini schermo dell' iphone, con le odiose correzioni automatiche che ogni tre per due ti fanno scrivere "paura" invece che "scusa" ._. 

stamattina sono andata a fare colazione al bar (per me è sempre un momento di FEARFOOD prendere il cappuccino con la brioche, non riesco mai a stare tranquilla..le voci mi urlano che sono una grassona, che il croissant è troppo grande, che il latte è troppo grasso 😔 che ansia..però è così buona, no? e tutte le persone normali lo fanno..devo farlo anche io, perchè voglio! ..giusto?.. )


mi sembrava tutto così gigante..e le voci erano fortissime, non riuscivo a farle tacere..ma ho MANGIATO TUTTO, ed era BUONISSIMO . . . 

riuscirò mai a non sentirmi in colpa per una cosa tanto naturale? :'(

vostra ansiosa Rachel 


p.s. non credo che, purtroppo, riuscirò a postare molto altro oggi, quindi vi elenco anche il mio (super paurosissimo) pranzo >.<
• ravioli alla zucca
• straccetti di pollo con i pomodorini 
• mezzo panino all'acqua 
• una pesca 
..non posso mentire dicendo di aver mangiaro tutto; ho fatto restrizioni un po' ovunque :'(  mi sento così strana, scuste la negatività di questo post!
sarà il tempo? il ciclo? la stanchezza? l'ansia? o forse il computer che non funziona? -.-

~  

giovedì 25 settembre 2014

Attesa

Hola 🌸
stmattina ho la visita con la psichiatra; mi sono svegliata alle 8 e sono stata nel letto a coccolarmi per una mezzoretta ^.^ poi mi sono alzata (ma che freddo fa stamattina?!) e sono andata a prepararmi una colazione golosa:
• latte caldo
• pavesini 


quindi mi sono sistemata, vestita, e ho preso la macchina per arrivare in orario ^.^ alle 10.20 ero in saletta di attesa e alle 10.30 esce la paziente prima. Io mi preparo ad entrare e la dottoressa mi dice "ma sei sicura di essere adesso?.. io ti ho segnata per 11.30 .. " 

O.o

Tempo due minuti e arriva un ragazzo bassino, che si scusa per il ritardo, e io mi ritrovo ad aspettare in questa saletta per più di 40 minuti ._. 

come iniziare bene la giornata, insomma!

ma la prendo con filosofia, e quindi sto postando queste righe per tenermi occupata e per aggiornarvi su una cosa molto carina (almeno dal mio punto di vista) : ho aperto una pagina su instagram! appena arriverò a casa (ora indefinita, spero presto) provvederò ad aggiungere visibilmente questa notizia, magari vicino alle informazioni personali ^.^ 

spero che questo progetto permetta di farmi conoscere un pochino, e di poter conoscere a mia volta molte soldiers : lotteremo insieme!

vi abbraccio, 

Rachel