penultimo giorno di vacanze estive per me, poi ricomincia la scuola, l'ultimo anno di liceo, quello della maturità ( e già me la sto facendo sotto, quindi evitiamo ora di trattarne :) ).
Penultima mattina a casa, dunque, penultimo caffè delle 10.30 seduta comodamente sul letto, con il pc sopra le gambe incrociate. E di conseguenza penultima sigaretta post-coffee, ovviamente.
Ora, ci tengo a precisare una cosa: non ho intenzione di fare alcun post o addirittura di dedicare una pagina a ciò che dovrei intitolare "la mia storia" o "la mia lotta contro l'anoressia" o qualunque altro titolo che, in tutta sincerità, mi fa leggermente venire il voltastomaco. Preferirei, invece, raccontare di me poco a poco, tra le righe, più spontaneamente, più sinceramente; spero che a voi non dispiaccia. In caso contrario, quando qualcuno comincerà a leggere queste righe ( se mai qualcuno le leggerà.. ) e se ne sentirà la necessità, allora provvederò a soddisfare il bisogno :)
ma nel frattempo, torniamo a noi.
10.30, caffè. Sempre è stato, sempre sarà. Amaro, leggermente lungo, possibilmente illy ( moka? no, grazie ).

Se è questo che vi stata chiedendo, no, non sono guarita. La mia mente è ancora malata. E non solo quella. Ma ora, ne sono consapevole: una volta toccato il fondo, ho capito che il primo passo verso la libertà è ammettere ( a se stesse ) di essere malate, di avere un problema. Urlare AIUTO non è debolezza, è umanità. E si potrebbe restare sorprese da chi poi risponde.
Sì, oggi sono ancora malata. Ma lo so. E il piacere di assaporare un buon caffè ora lo sento. L'aroma mi scalda ancora, ma non più le ossa, bensì i sensi. Mi si riattivano, si svegliano. E non perché poco prima non rispondevano più, ma unicamente perché si erano assopiti nel tepore del mattino, dopo la colazione. Perché ora la colazione la faccio. Ed è bellissimo, saper di poterla fare, non esserne più escluse, averne il permesso.

Il caffè ha cambiato sapore da quando ho ammesso di avere un problema.
E forse non ci crederete, ma anche la sigaretta che segue ora è più dolce.
Così vi lascio, invitando chiunque stia leggendo a farsi pure lui un caffè e assaporarlo; dicono che la vita è fatta di attimi, e quello per il caffè a metà mattina è un ottimo momento da concedersi. Un attimo in cui ( anche se fosse per caso il penultimo giorno di vacanze, se fuori avesse pure cominciato a piovigginare e la voglia di sorridere proprio non si facesse viva ) , respirandone l'aroma caldo, potersi dire che oggi è un ottimo giorno per avere un ottimo giorno.
XOXO
Rachel ♀
2 commenti:
Ciao!
io ho alternato per anni grassezza a magrezza..
chiamiamole così..ma entrambe erano patologiche..
ora sono succube delle abbuffate.purtroppo.
se vuoi passa da me
Fatti forza, cerca di andare oltre e, soprattutto, ricordati che non sei sola. Vivere è molto più di tutto questo, liberiamo la mente malata per poter volare..
Forza, forza, forza.
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